Con l’espressione sito istituzionale si intende un sito aziendale, ufficiale, che consente di identificare una specifica azienda nel web.
Se fino a dieci anni fa il sito istituzionale era la risposta più innovativa per le esigenze dell’epoca (sì, nell’ambito del web, dieci anni possono essere considerati un’epoca), oggi il sito web è qualcosa a cui semplicemente un’azienda non può rinunciare, data l’importanza del suo utilizzo nella vita di tutti, aziende e clienti.
Ad oggi, la logica della classica brochure di presentazione aziendale va messa in relazione con i dati in merito all’utilizzo dei motori di ricerca da parte degli utenti. Infatti, la prima cosa che un potenziale cliente fa, quando viene a conoscenza di una nuova azienda, è cercarla su internet, in modo da raccogliere quante più informazioni possibili.
Quante volte ti è capitato di prendere in mano il telefono per cercare su internet il ristorante più vicino o il negozio di abbigliamento più conveniente? E quante volte ti sei ritrovato sul sito di un’azienda, fino a quel momento sconosciuta, e hai potuto scoprire il suo mondo, i suoi valori, i prodotti offerti, le recensioni dei clienti, per finire poi a visitare le relative pagine social?
Se certamente non si può dire che il tradizionale shopping da passeggiata in centro è morto, dal momento che è qualcosa a cui (per fortuna!) non riusciamo a rinunciare, è pur sempre vero che il modo in cui facciamo acquisti è radicalmente cambiato. Lo shopping oggi è diventato mirato, perché l’azienda sfrutta l’enorme potenzialità del web per farsi conoscere. Una conoscenza che si basa, prima di tutto, sulla capacità del sito di rispecchiare l’essenza stessa dell’azienda e, poi, sul modo in cui l’azienda comunica con i suoi clienti. Un elemento, quest’ultimo, importantissimo per capire se i prodotti o servizi offerti fanno al caso nostro, in base alla community a cui l’azienda si rivolge e al modo in cui interagisce con essa.
In poche parole, il sito istituzionale è stato fin da subito, ed è tutt’ora, il naturale erede di una brochure cartacea. Tramite esso, infatti, l’azienda comunica la propria immagine e presenta i propri servizi e/o prodotti ai clienti. A differenza di una brochure, però, un sito può veicolare un’idea distorta o semplicemente diversa dell’azienda, in base alla sua capacità di trasmettere qualcosa in più o in meno rispetto alla realtà dei fatti. Per questo motivo è necessario che il sito sia adeguato e costruito su misura per ciascuna realtà aziendale, evitando l’utilizzo di strutture web preimpostate e soluzioni che non garantiscono all’azienda stessa di poter modificare o aggiornare autonomamente i propri contenuti.
Perché scegliere di realizzare un sito
Il sito istituzionale è il primo passo per un’azienda che vuole crescere e farsi conoscere. Oggi non avere un sito significa essere destinati all’estinzione. Paradossalmente un’attività dovrebbe prima di tutto pensare a investire su un sito e dopo concentrarsi su altre strategie di marketing. Perché? Perché scegliere di realizzare un sito è come scegliere di aprire la propria attività in un centro commerciale in cui passano frequentemente utenti che aumentano la percentuale di possibilità di contatto e vendita. Lo stesso discorso vale per quanto riguarda la condizione di avere un sito ottimizzato per i motori di ricerca.
L’ottimizzazione è necessaria per fare in modo che la presenza dell’azienda sul web non serva semplicemente come rafforzamento dell’immagine aziendale verso clienti già acquisiti, ma come vetrina per potenziali clienti. Altrimenti, sarebbe come avere un negozio in un vicoletto isolato: verrebbe frequentato solo da clienti fedeli.
Senza contare che il negozio aperto nell’immenso centro commerciale chiamato Internet ha costi esigui rispetto ad altre strategie di marketing, grazie a tutte quelle potenzialità che hanno permesso al sito web di affermarsi negli anni come principale strumento di attrattiva per nuovi clienti. In questo senso, qualsiasi realtà aziendale ha la possibilità di averne uno.
Tipi di sito istituzionale
Non dobbiamo dimenticare, infatti, che quando si parla di siti istituzionali si intende in realtà una macrocategoria che comprende quattro tipi diversi di sito:
- Courtesy Page (pagina di cortesia): tendenzialmente usata per avvisare gli utenti che il sito è in costruzione. In alcuni casi la pagina di cortesia viene utilizzata dall’azienda per posizionarci il logo, i riferimenti aziendali, i contatti e una breve descrizione.
- Landing Page: pagine che vengono utilizzate per migliorare i posizionamenti di alcune parole chiave di un sito. Questo è possibile grazie alla presenza di link esterni presenti sulla stessa landing page, attraverso i quali gli utenti arrivano sul sito dell’azienda.
La Landing Page serve per creare una pagina dettaglio di un servizio e ottimizzarla per i motori di ricerca, unita eventualmente a una campagna promozionale. In questo modo l’azienda può monitorare quella campagna, analizzarne i risultati e testare una Call To Action - One Page: sono siti molto lunghi, a scorrimento, con una sola pagina. In questo caso, il menù presente non rimanda ad altre pagine ma permette all’utente di posizionarsi direttamente sulla pagina all’altezza del contenuto cliccato. Questi siti, in genere, non superano le 5/6 pagine e sono sempre gestibili da parte dell’azienda.
- Siti istituzionali veri e propri: sono siti che hanno un menù di navigazione che riporta ad altre pagine. In termini di ottimizzazione per i motori di ricerca, il sito istituzionale è il migliore perché differenti pagine danno la possibilità di ottimizzare differenti titoli e descrizioni.
In tutti questi casi, comunque, è fondamentale che l’azienda sia proprietaria del sito, diffidando da tutte quelle soluzioni a canone, dove il cliente non è proprietario non solo dei contenuti grafici e testuali ma anche della struttura stessa del sito web. L’azienda deve mettersi nella condizione di poter sempre scegliere di cambiare fornitore del sito. In caso contrario, sarebbe come acquistare una macchina ed avere necessariamente bisogno di un autista per poterla usare. Invece l’azienda, dal momento in cui compra un sito, deve essere libera di apportare qualsiasi tipo di modifica in termini di cancellazione, aggiunta o correzione delle pagine e dei contenuti. La motivazione che sta alla base di questo diritto imprescindibile dell’azienda cliente è semplice ma essenziale. Dal momento che il principale mezzo per raggiungere un sito è Google, e che quest’ultimo analizza una serie di dati strutturali attinenti al sito per dargli visibilità, è necessario che il sito stesso sia dotato di:
- Protocollo sicuro
- Capacità di essere responsive
- Dati fiscali
- Cookie e Privacy Policy
Inoltre, un altro fattore importante, associato al tema della visibilità sui motori di ricerca, riguarda l’importanza di aggiornamento di un sito. Dimenticarsi di aggiornare il proprio sito o scegliere di non farlo perché considerato inutile è paragonabile alla scelta di non cambiare mai la vetrina del proprio negozio. Una scelta che nessun commerciante farebbe mai. Questa stessa logica governa il funzionamento di Google: se il motore di ricerca constata che il sito non viene aggiornato, lo fa scendere di posizione nei risultati di ricerca.
A questo punto, il quesito che molte aziende si pongono è il medesimo: dato che i servizi che offro sono sempre gli stessi, come faccio ad aggiornarli continuamente? Semplice, con l’avvento del blog, che negli ultimi anni ha preso molto piede, si ha la possibilità di approfondire o integrare, ai servizi offerti, determinati articoli, approfondimenti, considerazioni che vanno ad arricchire i servizi stessi e a dimostrare al cliente di essere un professionista nel proprio settore. Gli articoli sul blog mostrano che l’azienda conosce i servizi o prodotti offerti sotto molteplici aspetti. Il blog oggi è un contenitore di professionalità. Il sito istituzionale, quindi, non è più solo una brochure dove l’azienda presenta i propri servizi ma diventa una vetrina che comunica servizi e competenze. Questo è ciò che viene premiato da Google e che permette di salire nei risultati di ricerca.
Vantaggi di avere un sito
Tra gli aspetti da non sottovalutare per toccare con mano le funzionalità di un sito c’è, prima di tutto, l’importanza che quest’ultimo sia in linea con l’immagine grafica e i colori dell’azienda stessa. Il sito deve essere chiaro, pulito, in grado di sviluppare nuovi contatti e di parlare alla propria community.
L’azienda deve quindi essere in grado di individuare la tipologia di cliente alla quale rivolgersi, adottando un linguaggio adeguato. Altrimenti, il rischio è quello di utilizzare un linguaggio troppo tecnico o scadere nel banale.
Inoltre, in termini di costi, la stampa, la realizzazione grafica e l’invio per posta di brochure ha un costo nettamente superiore rispetto allo sviluppo di un sito.
Il sito è poi eco-friendly: riesce ad avere un basso impatto ambientale pur essendo un promoter che parla dell’azienda 24 ore su 24 365 giorni l’anno.
Infine, il sito ti permette di superare i limiti geografici e di effettuare le analisi sulle visite al sito per conoscere meglio i tuoi clienti in merito a categorie di appartenenza (sesso, luogo, età di provenienza), grazie alla segmentazione. Un’analisi utilissima per ottimizzare tempi e costi delle campagne marketing, impossibile da realizzare con una brochure cartacea.
Il sito è il sole, i social sono i suoi satelliti
Per concludere, contrariamente a quanto si può credere, il sito non è un punto di transito verso i social ma un punto di atterraggio al quale si arriva anche grazie ai social. Sul sito, infatti, l’azienda può organizzare i contenuti e portare l’utente verso un contatto più proficuo rispetto a un social. Questo perché sui social network il rischio è quello di perdere facilmente l’attenzione del cliente. La logica dovrebbe essere quella di produrre contenuti social in grado di attirare l’attenzione dell’utente, il quale verrà poi reindirizzato sul sito, dove i contenuti verranno trattati più approfonditamente. Il sito diventa così il sole intorno al quale ruotano i suoi satelliti: i social network.